Il latino come passione

Angelo Fragonara è un docente assai popolare per generazioni di studenti vercellesi, per anni insegnante di latino e di greco al liceo classico cittadino. Ma con la sua perfetta padronanza del latino, “fruga” incessantemente nelle pagine degli autori della classicità per ricavarne i profili reali dei protagonisti. In effetti è un hobby intellettuale raffinato che collega i personaggi al territorio, evocandole caratteri e ambiguità, più di una volta fornendo anche una chiave di lettura propria del giallo o del gossip storici. Giovedì 9 gennaio, alla ripresa delle giornate culturali del Kiwanis di Vercelli, presieduto da Domenico Manachino, è toccato a Vibio Crispo famoso giureconsulto vercellese del primo secolo dopo Cristo maestro di eloquenza, scomparso a 80 anni, una eccezione per quel secolo. Il professor Angelo Fragonara è stato presentato dal vice presidente del Kiwanis Club di Vercelli Giorgio Pronsati. Il primo secolo dopo Cristo è stato richiamato da Fragonara partendo da due testimonianze, in genere ignorate dai più: la lapide sistemata dal XIX secolo in piazza Cavour dedicata, appunto, a Vibio Crispo; e una pietra tombale che ricorda la “gens Crispa” nota in tutto il Piemonte, custodita al Museo Leone, scoperta e recuperata nell’ Ottocento dall’archeologo padre Luigi Bruzza il quale diede un apporto notevole alla cultura cittadina del XIX secolo.
Proprio la lapide di piazza Cavour ha offerto ad Angelo Fragonara lo spunto per accennare anche a chi a suo tempo volle apporre la lapide, fondatore di un giornale di economia e di informazione varia a cui la città intitolò vicolo Baggiolini che sbuca in via Gioberti, in pieno centro di Vercelli. Il vicolo intitolato a Francesco Maggiolini e, poi, al pittore Francesco Leale, richiama ugualmente un piccolo giallo. L’enciclopedia Treccani nella sua parte biografica, riporta la scheda di Camillo Baggiolini nato ad Alessandria nel 1796, prima fervente napoleonico cronista della campagna di Russia, poi dell’Unità d’Italia e scrittore di storia della latinità e medioevale, che fu preside del ginnasio vercellese e morì in città nel 1871. Il Baggiolini cui è intitolato il vicolo si battè per la lapide, giudicando Vibio Crispo una figura limpida della Vercelli della romanità anche richiamata in questi mesi dalle tracce di un anfiteatro e di un opificio, presumibilmente di mattoni da costruzione.
Invece citando Tacito e altri autori che parlano di Vibio Crispo e di un secolo in cui a Roma la politica produsse Nerone, Nerva, Vespasiano, Domiziano ricco di intrighi e di suicidi ordinati dal potere, il professor Fragonara ha sollevato con le testimonianze letterarie più di un dubbio sulla figura cristallina del giureconsulto vercellese. Egli, come del resto in epoche più recenti, riuscì a rimanere a galla soprattutto nella prima parte di un secolo terribile, sopravvivendo fino tarda età e piegandosi come un giungo al potere talvolta perverso dei suoi principi.