Campagna contro gli incidenti stradali

Il Kiwanis Club di Vercelli, presieduto dal dottor Domenico Manachino, ha aderito alla campagna contro gli incidenti stradali attuata nelle scuole di secondo grado della Provincia di Vercelli, anche promossa dal Comune di Vercelli, dall’Automobile Club provinciale, dall’ Università Amedeo Avogadro di Vercelli, Novara, Alessandria. Come nelle precedenti edizioni, nell’anno scolastico 2014/2015 la campagna è coordinata dal dottor Antonio Catania, dirigente provinciale del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca nonché past president del Kiwanis Club di Vercelli. L’iniziativa si inquadra nell’azione promossa dal Distretto Italia - San Marino del Kiwanis che fa direttamente capo al governatore del Kiwanis professor Carlo Turchetti e all’Osservatorio per l’Infanzia di cui è responsabile la dottoressa Francesca Pizzi di Reggio Calabria. Le iniziative a favore dell’infanzia e dell’adolescenza del Kiwanis italiano che - l’ha evidenziato il professor Turchetti - è formalmente previsto nel suo statuto, sono state presentate nella Sala Storica della Prefettura di Vercelli dal professor Turchetti e dalla dottoressa Pizzi sabato 22  marzo in una affollata assemblea di luogotenenti governatori kiwaniani dell’alta Italia e di soci dei clubs.
La campagna contro gli incidenti stradali  che coinvolgono gli adolescenti e i giovani, alla sua terza edizione, è stata presentata dal dottor Catania nella sede vercellese del Provveditorato agli Studi, per il Kiwanis club, incaricato il vice presidente dottor Giorgio Pronsati e presente Enrico Villa, giornalista e responsabile dell’ufficio stampa e comunicazione kiwaniano di Vercelli. Alla conferenza stampa erano presenti gli assessori del comune di Vercelli dottor Ercole Fossale e dottoressa  Carolina Piccioni, il dottor Giuseppe De Michelis presidente dell’Automobile Club di Vercelli, il dottor Paolo Pomati, responsabile della comunicazione dell’Università Amedeo Avogadro il cui rettorato ha sede a Vercelli. Nell’incontro con i mezzi di informazione, i presenti hanno evidenziato che gli incidenti stradali mortali e con feriti sono in diminuzione rispetto al passato, ma continuano ad essere un grave problema perché ancora coinvolgono in modo consistente le giovani generazioni sia in fatto di circolazione con ciclomotori che in fatto di guida delle autovetture. Inoltre, l’assessore comunale ai trasporti dottor Ercole Fossale ha annotato che l’incidentalità sulle strade urbano ed extraurbane, pur ridotta del 50% circa rispetto al passato, costa ancora 30 miliardi di euro, cioè il 2% del pil.
La fase culminante della campagna contro gli incidenti stradali nelle scuole nell’anno scolastico 2014/2015 si è avuta mercoledì 2 aprile nell’aula dei convegni dell’Università Amedeo Avogadro e giovedì 3 aprile all’Istituto Tecnico Industriale di Santhià. In entrambi gli incontri, presenti le scolaresche delle scuole secondarie superiori, il problema ai ragazzi e la necessità della prevenzione continua agli incidenti, in gran parte dipendente da “una educazione stradale emozionale”, sono stati illustrati da Angela Gio Ferrari. La dottoressa Ferrari, laureata in pedagogia ad indirizzo filosofico , svolge la sua attività nell’ospedale di Brescia, a contatto continuo con il reparto di rianimazione del nosocomio e con i feriti gravi che per gli incidenti stradali vi sono ricoverati. Prendendo spunto dai graffiti lasciati dai  ragazzi sui muri fino al nono piano delle scale di servizio dell’ospedale bresciano, Angela Gio Ferrari ha scritto il libro “I graffiti dell’anima”, diventato assai popolare tra genitori, educatori, e ragazzi. Il valore pedagogico educativo e di prevenzione è grandemente condiviso dalle autorità di Governo, in particolare dal ministero del’Interno da cui dipendono le forze dell’Ordine sulle strade, tanto che per riconoscimento la dottoressa Angela Gio Ferrari fu fatta cavaliere della Repubblica da presidente Carlo Azeglio Ciampi. I lavoro fuori dall’ospedale prosegue adesso dalla dottoressa Ferrari con  molte conferenze nelle scuole e con un continuo dialogo attraverso i social della rete. L’obbiettivo, che è anche quello del Kiwanis nonché delle autorità pubbliche ad ogni livello, è rappresentato da una capillare diffusione dell’educazione stradale fra i giovani, in numerosi paesi europei più accentuata che nel nostro paese.