Il volontariato per vedere oltre

Nei paesi in via di sviluppo asiatici e africani, le afflizioni oftalmiche che purtroppo di frequente si trasformano in cecità dando luogo anche ad altre patologie, colpiscono in percentuale crescente i bambini e gli adolescenti.
Negli ultimi anni il problema è stato richiamato internazionalmente dall’Onu, dalle autorità sanitarie e, in Italia, dall’Amoa (Associazione medici oculisti per l’Africa) nonché da istituzioni non governative, fra le quali Emergency e CBM-Italia. I programmi in atto necessitano di finanziamenti e operatività economica e di coordinamenti.
Ma senza il volontariato di tanti medici specialisti i risultati sarebbero assai minori, o non si conseguirebbero. Questo è il senso de “Il volontariato per vedere oltre” proposto al Circolo Ricreativo di Vercelli nella serata di giovedì 14 novembre 2013 dal Kiwanis Club di Vercelli presieduto da Domenico Manachino. Relatore dell’incontro, che anche si ricollega ad azioni in atto del Kiwanis International per i bambini, è l’oftalmologo dottor Giuseppe Di Meglio. Egli, come volontario e quindi in modo assolutamente gratuito, trascorre parte dell’anno in Africa e in Asia per dare il suo contributo in questa “guerra contro la cecità” infantile e degli adulti la quale si vince con la professionalità, con medicinali, soprattutto con la vitamina A nonché con protesi oculistiche o più semplicemente occhiali e lenti. Il volontariato anche messo a disposizione da Giuseppe Di Meglio ha riguardato progetti in Togo, Ghana, Conacry, Burchina Fasu, Cambogia, Benin.
Il dottor Di Meglio, che lavora alla Clinica Santa Rita di Vercelli, si è laureato a Pavia, ha conseguito l’abilitazione professionale sia in Italia che in Inghilterra, ha lavorato al St Thomas Hospital di Londra e ha insegnato oftalmologia all’Università di Tirana. Ma il suo “curriculum di volontariato” è iniziato alla Pubblica Assistenza di Trino, una istituzione sanitaria che non grava sul pubblico, molto popolare nel vercellese.