La persona e la mente nella storia della medicina
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- Giovedì, 23 Febbraio 2012
Il Kiwanis club di Vercelli, presieduto da Raffaella Attianese, ha invitato Maria Cristina Ratta a parlare di quel binomio inscindibile di corpo e di mente che senza un effettivo equilibrio procura molti guai di salute. L’incontro con la dottoressa Ratta è a Vercelli per giovedì 23 febbraio al Circolo Ricreativo di via Galileo Ferraris. Il tema che Maria Cristina Ratta svilupperà è complesso, riassunto da vocaboli e da sigle non usati comunemente: antiaging per distinguere la cura delle rughe che sono talvolta il riflesso esteriore dei nostri stress e squilibri interiori; o Pnei che sta per psiconeuroendocrinoimmunologia. Questo “ramo” della neuroscienza fu compiutamente definito dall’antropologo e psicologo americano Gregory Bateson che, altrettanto compiutamente, fissò la definizione di “mente come relazione”. In parole più semplici: il nostro cervello e il nostro sistema immunitario che, appunto, possono metterci al riparo dai guai dello stress e dei malanni funzionano”in doppio”, sempre meglio di un tempo grazie ai progressi fatti dalle neuroscienze e dall’immunologia. Nei nuovi scenari offerti dalla storia moderna della medicina è diventata sempre più fragile la contrapposizione antica della filosofia tra mente e corpo. “Il cambiamento del modello scientifico - osserva Maria Cristina Ratta - fa vedere agli scienziati cose visibili che poco prima erano invisibili”.