La persona e la mente nella storia della medicina

Maria Cristina Ratto è una specialista in psicoterapia e ipnosi, milanese di origine,  che lavora tra Milano, Novara, Vercelli ed è residente a Varallo, forse per stare lontana dagli stress della grande città. Firmandosi con lo pseudonimo di Chicca Spada ha appena scritto un romanzo sulle donne, curando inoltre rubriche sui network nazionali e internazionali. Laureatasi in medicina alla Statale ambrosiana esercita la professione con questo presupposto di base: “Le scienze diventano la nuova scienza perché, in realtà, sono un network in costante modulazione”. In fondo è la stessa visione che della persona, del suo corpo e della sua mente ebbe Leonardo da Vinci seguito da tutti gli altri che con le loro scoperte, dal Rinascimento ad oggi, hanno scritto la storia della medicina, della psichiatria e della psicologia.
Il Kiwanis club di Vercelli, presieduto da Raffaella Attianese, ha invitato Maria Cristina Ratta a parlare di quel binomio inscindibile di corpo e di mente che senza un effettivo equilibrio  procura molti guai di salute. L’incontro con la dottoressa Ratta è a Vercelli  per giovedì 23 febbraio al Circolo Ricreativo di via Galileo Ferraris. Il tema che Maria Cristina Ratta svilupperà è complesso,   riassunto da vocaboli e da sigle non usati comunemente: antiaging per distinguere la cura delle rughe che sono talvolta il riflesso esteriore dei nostri stress e squilibri interiori; o Pnei che sta per psiconeuroendocrinoimmunologia. Questo “ramo” della neuroscienza fu compiutamente definito dall’antropologo e psicologo americano Gregory Bateson che, altrettanto compiutamente,  fissò la definizione di “mente come relazione”. In parole più semplici: il nostro cervello e il nostro sistema immunitario che, appunto, possono metterci al riparo dai guai dello stress e dei malanni funzionano”in doppio”, sempre meglio di un tempo grazie ai progressi fatti dalle neuroscienze e dall’immunologia. Nei nuovi scenari offerti dalla storia moderna della medicina è diventata sempre più fragile la contrapposizione antica della filosofia tra mente e corpo. “Il cambiamento del modello scientifico - osserva Maria Cristina Ratta - fa vedere agli scienziati cose visibili che poco prima erano invisibili”.