Al Museo Leone, i coralli cellule preziose

Il Museo Leone, presieduto da Amedeo Corio e il Kiwanis Club di Vercelli, presieduto da Raffaella Attianese, per 3 giorni, da venerdì 2 a domenica 4 dicembre, offriranno una mostra dedicata al corallo rosso, la cellula vivente e preziosa del Mediterraneo, dall’antichità uno degli elementi di base per  gioielli raffinati. La mostra presentata nel museo vercellese venerdì 2 dicembre alle 17,30,  sarà dedicata in particolare ai mastri trapanesi che dal 1700 si affermarono in tutta Europa. Il ricavato sarà in parte destinato al “Progetto Eliminate” dell’Unicef e del Kiwanis contro il tetano neonatale.
Il “corallium rubrum”, cioè il corallo del Mediterraneo, figura in innumerevoli oggetti e monili di antiquariato nonché in famose tele di Masaccio e Piero della Francesca.
Originariamente il corallo mediterraneo, con richiami alla mitologia e alla religione, fu creduto un minerale. Poi fu accertato che i rametti, generati dalla secrezione di carbonato di calcio, erano agglomerati unicellulati anche chiamati anthozoi. E nel 1758 Linneo li catalogò quali “vegetali di mare”. La pesca del corallo è adesso rigidamente regolamentata. Già nel 1789 Ferdinando  IV di Borbone per regolarne la pesca dovette promulgare il “codice corallino”.