Dai fiori all’economia inseguendo il bello

Il più bel parco d’Europa, nel nord del “vecchio continente”, si trova in Svezia, nella regione del Gotland. Esso, assai diverso dai parchi e dai giardini mediterranei, è un esempio “globale” riassunto da ben quattro aspetti: immagini che richiamano i pittori fiamminghi, i fiori testimonianza vivente delle teorie sulla classificazione botanica di Linneo(1707/1778, medico e naturalista) nonché della bellezza, l’economia.
Senza i risvolti economici, di importanza crescente, il florovivaismo italiano e degli altri paesi in riva al “mare nostrum”, in Olanda, in Inghilterra e via elencando sarebbe ben poca cosa. Il Kiwanis Club di Vercelli, presieduto da Giorgio Pronsati, giovedì sera 27 gennaio  ha programmato un incontro dedicato al tema “Dai fiori all’economia inseguendo il bello”.

L’argomento, con l’aiuto di una preziosa documentazione iconografica, sarà trattato da due coniugi “giramondo” che quando stanno fermi abitano a Conzano, vicino a Casale Monferrato: Nadia Presotto, giornalista che firma affascinanti servizi sul periodico “Fai da te in Giardino” e su altre pubblicazioni; e Renato Luparia, fotografo specializzato “in fiori” in ambiente e paesaggi, di fama internazionale, con i suoi lavori inseriti nell’Archivio Fotografico Italiano”. L’incontro con il Kiwanis Club di Vercelli di Nadia Presotto e di Renato Luparia sarà, in parte, dedicato ai giardini di Svezia e al Parco irripetibile nella regione del Gotland come, del resto, fin dal Rinascimento sono irripetibili  i parchi e i giardini italiani: in particolare quelli veneti, toscani, siciliani. Nel luglio 2010, proprio all’inseguimento dei fiori che sono anche scienza e economia,  i due quasi si smarrirono nella regione svedese del Gotland. Ne nacque, alla fine, un vero e proprio documentario fatto di testi e di immagini preziosi. Le “investigazioni” tra i fiori di Nadia Presotto e di Renato Luparia, con le dovute differenze fra il gusto e le architetture “vegetali” italiane, francesi, spagnole, inglesi, sono del tutto coerenti con la passione di questi ultimi decenni  coltivata da milioni di persone. Più di un tempo, in Europa anche con i fiori milioni di persone riscoprono la natura e la necessità di armonia fra ambiente,  individuo, edifici e monumenti  che in Italia ci viene dal Medioevo e che, in Francia, toccò uno degli apici con l’Impressionismo.