L’Ordine del Sacro Sepolcro: solidarietà come servizio personale

Franco Fasella è un generale di brigata dei Carabinieri, oggi nella riserva, che ha avuto molti incarichi di comando dell’Arma in Lombardia e in Piemonte dopo un periodo nel Genio Ferrovieri di Bologna. Ma adesso, fermatosi a Tortona dove risiede, è anche il presidente per le regioni Piemonte, Valle d’Aosta e dell’Oltrepò pavese dell’Ordine Equestre Vaticano del Sacro Sepolcro di Gerusalemme. Giovedì 28 aprile, presentato da Giorgio Pronsati, presidente del Kiwanis Club vercellese, al Circolo Ricreativo di via Galileo Ferraris si è parlato di questo Ordine cavalleresco le cui origini risalgono poco dopo l’anno Mille, ai tempi della prima Crociata in Terra Santa e a Gerusalemme. Infatti le insegne che  campeggiano sui mantelli bianchi dei cavalieri di oggi, risalgono ad allora: grande croce  rossa e 4 croci piccole  che contornano il braccio della grande, ugualmente rosse.
La riforma moderna dei Cavalieri del  Sacro Sepolcro, oggi soprattutto volti ad iniziative benefiche e di mantenimento in Medio Oriente delle strutture ecclesiastiche con specifico riferimento a Gerusalemme, risale al 1847 e al 1948. Pio IX diede ai Cavalieri un assetto “con lo scopo di provvedere - con carità fraterna - al sostegno e allo sviluppo delle attività e delle strutture assistenziali,  culturali e sociali della Chiesa Cattolica in Terra Santa”. Il 15 agosto1948 Pio XII stabilì che la sede dell’Ordine fosse trasferita da Gerusalemme a Roma. I Cavalieri del Sacro Sepolcro, che poggiano sul Patriarcato di Gerusalemme, su quattro sedi vescovili e su 86 parrocchie  in Egitto, Siria, Libano, Giordania. Oggi i Cavalieri gestiscono 30 asili infantili costruiti o restaurati, nonché 42 istituti scolastici con 29.000 allievi e 900 insegnanti. Inoltre garantiscono il funzionamento di centri di accoglienza, tre organizzazioni per “pasti a domicilio”, una casa di riposo. Orientativamente per i soli istituti scolastici, “nel 2010 il costo ha superato i 14 milioni di dollari”. Il principio fondamentale cui nel mondo i 24.000 Cavalieri (23.000 laici, comprendendo le donne) fa riferimento, può essere così riassunto: impegnarsi come servizio in prima persona nelle opere di carità, mentre l’elemosina “senza sacrificio è una cosa diversa: un dono superfluo che non costa nulla”. Per obbligo, gli appartenenti all’Ordine, pena l’esclusione, debbono onorare personalmente, appunto con il servizio, questo stesso principio. Ai vertici dell’Ordine dei Cavalieri del Sacro Sepolcro sono il Gran Maestro, il cardinale americano John Patrich Foley; e il Patriarca latino di Gerusalemme, il cittadino giordano monsignor Fouad Twal. Da essi dipendono 56 luogotenenze che nelle loro molteplici iniziative non fanno alcuna differenza fra mussulmani, ebrei e cristiani.