Le nuove frontiere dell’immigrazione
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- Giovedì, 08 Febbraio 2007
La conferenza su questo importante argomento, dopo una breve presentazione del presidente, è stata tenuta dalla dottoressa Raffaella Attianese, vice prefetto aggiunto in servizio alla prefettura di Vercelli e da qualche mese socio del Kiwanis Club cittadino. La dottoressa Attianese, a Vercelli dal 1998, è responsabile dello “Sportello immigrati” e di altri servizi raggruppati in uno specifico ufficio che, fra l’altro, si occupa di territorio, di ambiente e di protezione civile. Va detto che quest’ultimo servizio è anch’esso sempre più importante in relazione all’equilibrio ambientale che, a causa degli eventi meteorogici e dei fattori di inquinamento, rischia di essere compromesso più di un tempo. Infatti tocca alla Protezione Civile, fondata su una istituzione che si avvale in modo cospicuo del volontariato, anticipare e fronteggiare gli avvenimenti imprevisti e imprevedibili che all’improvviso dovessero coinvolgere le popolazioni del territorio.
Ma nella conferenza al Kiwanis Club di Vercelli, il vice prefetto Raffaella Attianese si è occupata, in particolare, dell’immigrazione. In provincia di Vercelli lo scenario ha contorni, in genere, ben definiti e senza particolari aspetti di drammaticità e di tensione come in altre province e in altre regioni. La tendenza degli immigrati in possesso dei requisiti previsti dalla legge, è quella di integrarsi nel territorio vercellese e valsesiano dove risiedono e lavorano. Il desiderio espresso dalla maggioranza di questi è di far nascere i figli nel territorio a cui , via via, si mostrano sempre più legati e che agli stessi figli sia riconosciuta la cittadinanza italiana come, del resto, è previsto giuridicamente.
L’auspicio del Kiwanis Club di Vercelli – Il Kiwanis International ha, tra le finalità, il “servizio ai bambini” riassunto anche in un suo logo – e del suo presidente Piero Paschè è che il tema “Le nuove frontiere dell’immigrazione” susciti attenzione e riflessioni, data la sua importanza anche da un punto di vista sociologico. Infatti nel successivo mese di marzo la sessione annuale di “Studi kiwaniani”, che è svolta a Milano, è stata dedicata alla società che muta sempre più velocemente anche per l’effetto e con l’apporto dell’immigrazione e dei bambini, cittadini adulti di domani come, in altra epoca storica, era accaduto ai migranti verso gli Stati Uniti d’America e verso altre parti del globo.