Conferenza di Angelo Fragonara

Il Kiwanis di Vercelli, presieduto da Eliseo Olivieri, ha invitato a parlare del “giallo di Vibio Crispo”, di cui si conosce davvero poco, il latinista Angelo Fragonara, docente al Liceo Classico Lagrange di Vercelli dove, fra gli altri, insegnò Cesare Pavese. La conferenza, molto stimolante e che esce dall’usuale accademico anche per la bravura dialettica e la cultura di Fragonara, avrà come cornice la conviviale kiwaniana della ripresa post feste di Natale e Capodanno che si svolgerà giovedì 16 gennaio, con inizio alle 20, come di consueto nel salone delle cene ufficiali, al primo piano del Modohotel, piazza Medaglie d’Oro.   Vibio Crispo era un pungente intellettuale, dedito all’arte oratoria. Andò a Roma, come tanti uomini colti e ambiziosi della provincia romana. E,in breve tempo, divenne ricco e potente frequentando la Corte dei Flavi. Il secolo era il I dopo Cristo, quando egli nacque a Vercelli e dove nella Capitale (Caput mundi, allora) dominava Domiziano, l’esatto contrario dell’incarnazione della democrazia e della concezione liberale della vita e della politica.Nella cosiddetta epoca della   celebrazione enfatica dei vercellesi illustri e dell’archeologo Bruzza,nella seconda metà del XIX Secolo, in piazza Cavour fu a lui dedicata una lapide che riporta la parte di uno scritto di Tacito, “lingua lunga” della Latinità che pure, per quindici anni, dovette smettere di scrivere per salvarsi la testa, oppure le vene “facendosi suicidare” sulla base di un semplice ordine del potere. Ma Tacito su Vibio Crispo lasciò, per cosi dire, un alone di mistero, tipo tangentopoli o giù di lì.Il godibilissimo argomento sarà introdotto brevemente dal presidente del Kiwanis, Eliseo Olivieri, che evocherà una Vercelli e la sua provincia di cui sono ancora ben visibili le tracce di millenni di storia: quella “non cartacea”, ma quella fatta dalle persone giorno dopo giorno, come nei suoi scritti puntualmente insegna lo storico francese medioevalista Le Goffe.
Enrico Villa