Oltre la frontiera

Con il programma dell'Unione Europea cui, da tempo, ha anche aderito il nostro Paese e le sue scuole, nel nome di Erasmo da Rotterdam, decine di studenti per circa un anno dei propri corsi vanno all'estero: in Europa, negli Stati Uniti, in Asia. Lo scambio, in genere, avviene con la collaborazione "alla pari" delle famiglie straniere che hanno consentito il perseguimento di due obiettivi principalmente: l'apprendimento corrente di altre lingue; ed una visione globale, culturale di altri "angoli del mondo", accanto all'angolo nel quale di abitudine i nostri giovani vivono.
Fin dagli anni Sessanta, proprio la Comunità Europea ha favorito il viaggio temporaneo dei nostri ragazzi con la visita a Bruxelles e a Strasburgo delle sedi comunitarie dove nascono e si dibattono i regolamenti, pietre angolari giuridiche delle norme che, alla fine, dovrebbero determinare lo sviluppo dell'Unione Europea.
Con il trascorrere degli anni, il programma intitolato al filosofo europeo e olandese Erasmo da Rotterdam, ha favorito l'esperienza all'estero dei ragazzi, con una accoglienza reciproca delle loro famiglie. L'inserimento temporaneo famigliare e scolastico ha consentito di apprezzare per gli studenti realtà differenti e, in una Europa Comunitaria, pervenire ad una autentica unità culturale, sia pure nella diversità dei singoli Paesi. Anche Vercelli e i suoi molti volontari che appartengono ai mondi della scuola e del lavoro ambiscono di attuare scambi, appunto andando "al di là della frontiera".
Il Kiwanis Club di Vercelli, presieduto da Luciana Berruto, ha accolto l'invito di questi volontari, appunto dedicando una serata (giovedì 11 maggio, Circolo Ricreativo di via Ferrari) al tema, appunto con il titolo "Oltre la frontiera". Per illustrare l'iniziativa in questo senso dell'onlus Intercultura interverrà Marisa Pezzana affiancata da Ombretta Piantavigna e da altri.
L'onlus Intercultura, in Italia con più di 4000 volontari, è stata fondata nel 1977 e da allora agisce anche a Vercelli. Intercultura ha le sue radici in un'altra istituzione, questa volta benefica: la AFS (American Field Service) fondata nel 1915 e, dunque, coeva del Kiwanis International. In origine gli americani si adoperarono per assistere i loro giovani impegnati nella prima guerra mondiale di cui adesso si celebra il secolo. Il presidente Roosevelt osservò che gli autisti volontari della AFS diedero un ragguardevole contributo di assistenza ai soldati. Dalla AFS derivò l'Intercultura che si occupa di giovani come, del resto, il Kiwanis International. La documentazione della attività di Intercultura e il racconto delle esperienze giovanili sono evidenziate sul web.