Natale 2014, un appuntamento essenziale

Sono trascorsi 482 anni dalle prime volte della esecuzione del brano musicale natalizio “Gaudete”. Suor Gabriella Greco, che quotidianamente fa la fisioterapista e che dirige il Coro dell’Università Popolare, ha inserito lo spartito nel concerto di Natale proposto al Circolo Ricreativo di Vercelli dal Kiwanis Club cittadino. Era giovedì scorso, 11 dicembre. E il Kiwanis, presieduto da Piero Castello, aveva programmato i tradizionali auguri ai soci e alla città. Ma, forse per la prima volta nella lunga storia del Kiwanis Club e degli altri club di servizio sono stati auguri diversi: essenziali, come avrebbe poi annotato don Gian Franco Brusa, oratore della serata e parroco di Asigliano e Ronsecco, e senza inutili fronzoli consumistici come si era proposto il presidente Piero Castello.

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Con la tradizione il Natale Kiwaniano 2014

Auguri dal Kiwanis Club di Vercelli, presieduto da Piero Castello, giovedì 11 dicembre.  L’incontro, con conviviale e sobria manifestazione collaterale, al primo piano del Circolo Ricreativo, in via Galileo Ferraris anche sede di riferimento degli altri club di servizio cittadini. Il Kiwanis Club di Vercelli, con oltre trent’anni di vita e di attività sociale e filantropica, per tradizione dedica la conviviale del secondo giovedì di dicembre al Natale e ai problemi che riguardano i bambini. Infatti da qualche anno dopo la sua fondazione, nel 1915 a Detroit (Stati Uniti) la sua mission a favore dei bimbi è riassunta nello slogan  “per salvare i bambini del mondo”.
Anche quest’anno, il Consiglio Direttivo  guidato da Castello ha avviato progetti in funzione dei bambini, alcuni dei quali congiuntamente alla Amministrazione Municipale di Vercelli.

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I due volti di una unica dignità

Assieme, gli obbiettivi sono a distanza ravvicinata. Un ultimo sforzo e, poi, ecco il risultato positivo. Agire in modo sparpagliato, sia pure con buone intenzioni, non porta a nulla. Fuor dalla retorica: il Soroptimist Club di Vercelli presieduto da Caterina Politi e il Kiwanis Club di Vercelli guidato da Piero Castello hanno scelto la prima strada. Lo spunto è stato offerto da due circostanze: la giornata contro la violenza delle donne, martedì 25 novembre; e una idea di una donna siciliana scampata al suo assassino, con questo semplice titolo: posto occupato.

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A Moncrivello il pozzo italiano più profondo

Il pozzo più profondo costruito nel nostro Paese è a Moncrivello, nelle colline proscipienti la Serra di Ivrea. Forse così come è stato trovato, sarebbe stato realizzato dalla Amministrazione Napoleoniche che anche sul Vercellese e il Torinese aveva esteso il proprio governo che comprendeva una agricoltura fiorente, in primis le risaie le quali incominciarono a diventare importanti nelle piane della Dora e del Po proprio nel XVII secolo. Il manufatto, che aveva funzioni idrauliche e irrigue, è profondo 84 metri. Il pozzo di San Patrizio, un altro celebre pozzo che si trova a Orvieto, poco distante dall’altro celebre Duomo, è profondo poco più di 53 metri e per arrivare al fondo devono essere scesi 248 scalini.

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Il sottosuolo e l’archeologia di Vercelli vista da TESES

Il sottosuolo, anche l‘archeologia di superficie e i misteri che generano e suscitano sono la missione che si è dato per poterli collocare nel tempo che viviamo. Ma Luigi Bavagnoli, fondatore nel 1996 dell’associazione speleo-archeologica Teses con il suo gruppo di giovani che non rinunciano mai ai risvolti scientifici e alle visioni interdisciplinari, si è attrezzato per “leggere” il passato con le applicazioni tecnologiche del presente e del futuro. Piero Castello, presidente del Kiwanis Club di Vercelli, ha invitato Luigi Bavagnoli a parlare di una attività fondata  sulla passione della ricerca e disseminata di ostacoli imprevisti ogni volta che l’associazione Teses decide di raggiungere l’obbiettivo, non importa se in superficie o sotterraneo. Però Bavagnoli non trascura un altro aspetto che sistematicamente diventa di divulgazione scientifica: la comunicazione con i moderni mass-media e la partecipazione a congressi e convegni scientificamente assai impegnativi.

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La carta forse si salverà

Da anni le arti grafiche, un aspetto peculiare del made in Italy come il cibo e la moda, sono aggredite in maniera sempre più esponenziale dalla informatica e dalle applicazioni tecnologiche le quali, ormai, corrono con una velocità fino a qualche tempo fa inimmaginabile. Ma le arti grafiche, che anche per la crisi economica hanno contratto i fatturati del 30/40%, dei ritrovati dell’informatica e della telematica hanno anche moto beneficiato. Le tipografie, che fino agli anni novanta erano talvolta ancora ferme alla composizione “a caratteri mobili” sono irriconoscibili: computer e tecniche di produzione che vengono dalla matematica, dalla fisica e dalla chimica.

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Il made in Italy chiamato arte grafica

Franco Lobascio è uno specialista, appassionato di arte grafica però ormai prevalentemente basata sull’informatica, che con il cugino Cece Rinaldi, lo zio Pino Rinaldi e la mamma Mariuccia porta avanti la tradizione del nonno Cesare Gallo, tipografo fondatore dell’azienda ma anche a suo tempo organista nelle chiese vercellesi di Santa Maria Maggiore e di San Cristoforo. Franco è stato invitato da Piero Castello, presidente del Kiwanis Club, e nella serata di giovedì 13 novembre parlerà di “Arti grafiche: dalla carta alle nuvole, andata e ritorno”.
L’incontro, come di consueto, è al Circolo Ricreativo di via Galileo Ferraris.

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Kiwanis cultura rivista nazionale e sito web

Giovedì 23 ottobre, il presidente Piero Castello ha presentato il nuovo sito del Kiwanis Club di Vercelli che potrà essere raggiunto con un semplice clic dal proprio computer in corrispondenza a www.kiwanisclubvercelli.it. Attraverso la rete, il territorio sarà in grado di acquisire tutte le notizie riguardanti il club di servizio relative all’anno sociale che si concluderà nell’ottobre 2015. Proprio perché territoriale, come hanno evidenziato il presidente Castello e Enrico Villa, responsabile della comunicazione, si diffonderà sugli eventi culturali anche indipendentemente dai programmi kiwaniani. Vercelli - sono solo esempi - è sede di tre musei generatori in continuo di fatti culturali. E in città ha sede il rettorato dell’ Università Amedeo Avogadro, da qualche tempo meglio conosciuta dai giovani e  dalla popolazione come Upo. Il prossimo 5 novembre sarà inaugurata la nuova sede del rettorato a Vercelli in piazza Sant’Eusebio, già  collegio San Giuseppe e che dopo un corso di laurea del Politecnico di Torino  è stato i sostituito da altri corsi di laurea ad indirizzo tecnico-scientifico. Qui, anche per questo, il 5 novembre sarà inaugurata la mostra “Cristalli…ad arte” che durerà fino al 30 gennaio 2015. La mostra è in un contesto più ampio, curato dall’Upo e dall’ Università di Torino sulla cristallografia con lo slogan riassuntivo dei due eventi “La bellezze dell’ordine”

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Dalla Linotype al web passando attraverso il problema dei giornali

Il sito del Kiwanis Club di Vercelli, raggiungibile sulla rete nel modo seguente www.kiwanisclubvercelli.it, è ormai attivo da qualche tempo. Giovedì 23 ottobre se ne parlerà in un incontro nella sede del club, al Circolo Ricreativo di Vercelli in via Galileo Ferraris. Ma sarà proposta una trattazione più ampia che riguarda l’evoluzione pressoché quotidiana delle applicazioni informatiche nell’ambito della rete, dove anche figura il sito del Kiwanis vercellese, in relazione alla informazione, al sopravvento dei mass media e alla stampa che sta cambiando pelle sia localmente che in senso nazionale e globale.
Il materiale su cui riflettere sarà proposto da due relatori: Piero Castello, informatico e funzionario della Atena di Vercelli, dal 9 ottobre neo presidente del Kiwanis Club di Vercelli; e Enrico Villa giornalista professionista presidente della Associazione Stampa Subalpina, il sindacato piemontese dei giornalisti, dal 1989 al 1992 e direttore dello stesso organismo dal 1995 al 2002.

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Un secolo per la comunità…e i bambini del mondo

Giovedì 9 ottobre al Circolo Ricreativo di Vercelli si è svolta la cerimonia del passaggio della campana dal dottor Domenico Manachino, presidente del Kiwanis Club di Vercelli per l’anno sociale 2013 - 2014 al dottor Piero Castello, presidente per l’anno sociale 2014 - 2015.
Nella circostanza, con due brevi filmati è stata ricordata la istituzione del Kiwanis Internazional avvenuto nel 1915 negli Sati Uniti e oggi con migliaia di club territoriali nel mondo. La mission del Kiwanis, cui si sono riferiti Domenico Manachino, oncologo e Piero Castelloinformatico, nonché i filmati, è sintetizzata in questo slogan statutario istituzionale: Serving The Children of The World. Il club di servizio, a Vercelli costituitosi negli scorsi anni Settanta per iniziativa di Pino Masini e di altri, anche in città e sul suo territorio ha una cura particolare per i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie sia da un punto di vista della solidarietà sociale che sotto il profilo scolastico e dell’istruzione elementare e media.

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