L’urlo per il femminicidio e per lo stalking

Grazia Andriola, operatrice sociale che si occupa in Brianza delle donne abusate, soffermandosi ai troppi casi che in queste settimane si moltiplicano allarmando l'opinione pubblica, per sottolineare quanto sta accadendo esce con questa frase eloquente: "pensando a quello che succede e a cui siamo impotenti, mi viene il desiderio di urlare". E questo le è accaduto anche nel suo "viaggio di camminatrice" andando a pedi da Santa Maria di Leuca a Santiago di Compostela, durante il quale lungo percorso ha fatto incontri anche di apprezzamento sociale, eloquenti e istruttivi.
In realtà quello "dell'urlo impotente e di protesta" è l'immagine che Grazia Andriola ha utilizzato per caratterizzare il suo intervento nel salone delle riunioni del Circolo Ricreativo di via Ferraris, presentata da Franco Conti, neo presidente del Kiwanis Club di Vercelli, entrato in carica il 26 ottobre scorso.

Leggi tutto...

Distruggiamo l’inciviltà dello stalking

Franco Conti, dal 26 ottobre presidente del Kiwanis Club di Vercelli, il 9 novembre proporrà una prima conferenza al Circolo Ricreativo di via Ferrari, in realtà ribadendo l'attenzione per l'universo femminile, argomento anche dedicato nella precedente annata sociale 2016/2017. Infatti Grazia Andriola, che professionalmente si occupa di una disciplina parasanitaria, è stata invitata dal Kiwanis Club vercellese per un conferenza così intitolata: "Passi contro la violenza".
Grazia Andriola attiva in Brianza, dove risiede, ha aderito alla associazione sociale "White Mathilda" istituita nel 2010 e che prende nome dalla principessa Maja Mathilda che durante la antica civiltà sudamericana si era distinta per il sostegno alle donne di quella grande area geografica. Le fondatrici fra cui legali, psicologhe, esperte di sociologia nei primi anni Duemila avevano creato una associazione con compiti precisi: l'assistenza a donne, in famiglia e fuori, perseguitate dallo stalking nonché da maltrattamenti da parte degli uomini; stalking perseguito dal Codice Penale italiano e che, appunto per il perseguimento, necessita di una denuncia alla Autorità Giudiziaria da parte delle vittime femminili.

Leggi tutto...

Contano I fatti, non le parole

Franco Conti, già funzionario di un importante istituto bancario italiano, il 26 ottobre al Castello di Desana ha ricevuto la Campana simbolo della presidenza del Kiwanis Club di Vercelli, costituito più di 30 anni fa da un gruppo che intendeva svolgere una azione a favore della comunità vercellese e del territorio. In questo trentennio l'intento è stato mantenuto con interventi a favore del sociale, della cultura e dello sport. Luciana Berruto, dirigente del comune di Vercelli, prima alla cultura quindi al patrimonio, nella sua gestione conclusasi con il passaggio della Campana, ha dedicato tutto l'anno della sua presidenza all'apporto femminile alla Comunità, con conferenze e il ruolo professionale e dirigenziale affidato alle donne.

Leggi tutto...

Franco Conti nuovo presidente del Kiwanis Club di Vercelli

Con il "passaggio della campana", simbolo della presidenza del Kiwanis Club, in Italia organizzato in club locali operanti sul territorio nazionale più la repubblica di San Marino, giovedì 26 ottobre entrerà in carica Franco Conti, ragioniere e già funzionario dell'Istituto Bancario San Paolo. Alla cerimonia di insediamento al castello di Desana, sarà presente il governatore nazionale dottor Giuseppe Cristaldi, notaio in Cremona.
Franco Conti, che rimarrà in carica nell'anno sociale 2017/2018 secondo la prassi kiwaniana prevista dal suo statuto, succede alla dottoressa Luciana Berruto, funzionaria del comune di Vercelli che si è occupata degli affari sociali municipali, quindi della cultura e di parte del patrimonio comunale. L'attività kiwaniana di Luciana Berruto si è distinta nei dodici mesi 2016/2017 per l'attenzione al lavoro e alle professioni femminili nel Piemonte Orientale.

Leggi tutto...

I ragazzi sempre vittoriosi della Rosa Blu

La "Rosa Blu onlus" associazione sportiva di Vercelli ha vent'anni. Nicoletta Storchio Brunetti, che ne parlerà il 28 settembre al Kiwanis Club di Vercelli, la istituì nel 1997 con un preciso proposito: dare tutto la spazio possibile ai diversamente abili che vogliano praticare gli sport olimpici: atletica, bocce, tennis, equitazione... Nel contesto di Special Olimpics, fondata nel 1968 negli Usa da Eunice Kennedy Shiver, diffusasi in 170 stati del mondo con decine di migliaia di atleti che partecipano con successo alle Paraolimpiade i ragazzi della "Rosa Blu onlus" di Vercelli hanno partecipato a gare nazionali in due edizioni a Biella nel 2008 e nel 2012 nonché a competizioni internazionali, sempre classificandosi nelle prime posizioni. La Rosa Blu, che ha agito con un'altra istituzione assistenziale cittadina che si occupa di adolescenti diversamente abili, è anche considerata in modo speciale dalla Pro Vercelli che, in più occasioni, ha contribuito con un suo apporto finanziario. La filosofia della Rosa Blu, anche filosofia di Special Olimpics, è sintetizzata in questo slogan: che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze.

Leggi tutto...

Negli anni Cinquanta il telefonino tascabile dell’ILCA anticipò gli smartphone del Duemila

La ricercatrice di storia e di sociologia Deborah Guazzoni, ospite giovedì 8 giugno del Kiwanis Club di Vercelli, presieduto da Luciana Berruto, ha proposto "una lettura diversa" dell'industria a Vercelli e del suo territorio: rurale intorno al capoluogo, ma fra Ottocento e Novecento in città con evidenti tensioni tecnologiche che garantivano insospettati posti di lavoro. Nella presentazione della dottoressa Guazzoni, anche una precisazione della presidente Berruto: con la conferenza si concludeva una annata dedicata "al rosa" e al lavoro scientifico e manageriale femminile in Vercelli e nel contesto regionale e nazionale. E così è stato per Deborah Guazzoni, che aveva esordito in una seguitissima conferenza al Teatro Civico e che, fra l'altro, lavora per l'Associazione Storica di Vercelli presieduta dal professor Giovanni Ferraris, ordinario emerito dell'Università di Torino, docente di mineralogia e socio del Kiwanis Club vercellese.

Leggi tutto...

Vercelli e l’industria che non c’è più

Prima della Grande Guerra 1915/1918, ha conosciuto un periodo economico felice che si concluse nel 1914, fatto di fabbriche innovative, di artigianato e di riserie che lavoravano il riso, prodotto fondamentale della sua terra. Questo periodo che non si è più ripetuto, è stato rievocato nel secondo volume di "Storia di Vercelli", edizione Utet e a cura di Edoardo Tortarolo, docente universitario che guidò un gruppo di giovani storici, 13 in tutto, i quali documenti alla mano raccontarono la città in tutti i suoi risvolti della politica e dell'economia. La copertina del volume ricorda la "Esposizione internazionale dello sport – Vercelli maggio- luglio 1913". Nel primo Novecento era molto attiva la politica sindacale che avrebbe portato alla regolazione lavorativa delle otto ore il risaia. Anche con l'impulso delle categorie agricole, si profilò la prima organizzazione per la tutela sanitaria e pensionistica dei lavoratori poi portata avanti dal caresanese Mario Abbiate che nel 1919 divenne il primo ministro italiano della previdenza sociale.
Questi decenni costruttivi per la città e per il suo territorio, anche rievocati nei tre volumi "Scriviamo un libro insieme", edizione Cassa di Risparmio di Vercelli, presidenti Roberto Scheda e Dario Casalini, saranno rievocati dal Kiwanis Club vercellese, presieduto da Luciana Berruto. Al Circolo Ricreativo di via Ferraris ne parlerà Deborah Guazzoni, appassionata di storia locale cittadina, inquadrabile nel contesto piemontese e italiano.

Leggi tutto...

Il We Build Kiwanis a TataMia I bambini sempre dentro il nostro Universo di adulti

Il premio annuale We Build del Kiwanis Club di Vercelli è stato assegnato con voto unanime della sua assemblea al microasilo TataMia promosso da volontari aderenti al "Centro di aiuto alla vita". Il riconoscimento sarà consegnato giovedì 25 maggio al Museo Leone, con inizio della cerimonia alle 19.
Questa scuola materna, riservata ai bambini compresi fra i 6 mesi e i 3 anni appartenenti a famiglie in difficoltà, si è progressivamente imposto in città con le sue iniziative di carattere assistenziale e psicopedagogico. E, come rileva Luciana Berruto presidente del Kiwanis Club di Vercelli in coerenza con il We Build ("noi costruiamo") TataMia "ha dato vita a un innovativo progetto che prevedeva la creazione di un "nido in famiglia" destinato a famiglie in difficoltà o a nuclei monogenitoriali che non potevano frequentare gli asili nido comunali, perché non residenti a Vercelli, oppure per mancanza di "posti-bimbo" nelle strutture esistenti cittadine

Leggi tutto...

Dal dramma di due guerre disastrose alla solidarietà culturale e intellettuale dei giovani nel mondo

Senza organizzazione è impossibile conseguire buoni risultati che diano autentici benefici agli altri, nel caso specifico ai giovani che vivono sulla Terra e in paesi diversi, a distanza di migliaia di chilometri uno dall'altro. Ma senza l'afflato delle mamme, perno di una società in qualsiasi latitudine del mondo, ugualmente si deve rinunciare al risultato positivo, in realtà culturale e intellettuale, della solidarietà fra le generazioni. Questo, è filo conduttore dell'incontro di giovedì 11 maggio svoltosi al Kiwanis Club di Vercelli, presieduto da Luciana Berruto, dedicato alla storia di solidarietà nelle due guerre mondiali, nonché dal 1955 alla Associazione Intercultura che in Piemonte agisce a Torino, a Ivrea e a Vercelli. Tre le relatrici, tutte impegnate nella scuola: Marisa Pezzana, Antonella De Michelis, Marisella Ferraris con le quali collabora attivamente Ombretta Piantavigna.

Leggi tutto...

Oltre la frontiera

Con il programma dell'Unione Europea cui, da tempo, ha anche aderito il nostro Paese e le sue scuole, nel nome di Erasmo da Rotterdam, decine di studenti per circa un anno dei propri corsi vanno all'estero: in Europa, negli Stati Uniti, in Asia. Lo scambio, in genere, avviene con la collaborazione "alla pari" delle famiglie straniere che hanno consentito il perseguimento di due obiettivi principalmente: l'apprendimento corrente di altre lingue; ed una visione globale, culturale di altri "angoli del mondo", accanto all'angolo nel quale di abitudine i nostri giovani vivono.
Fin dagli anni Sessanta, proprio la Comunità Europea ha favorito il viaggio temporaneo dei nostri ragazzi con la visita a Bruxelles e a Strasburgo delle sedi comunitarie dove nascono e si dibattono i regolamenti, pietre angolari giuridiche delle norme che, alla fine, dovrebbero determinare lo sviluppo dell'Unione Europea.

Leggi tutto...