8000 e 1 sogno: Silvio Gnaro Mondinelli

A Silvio Gnaro Mondinelli,  grande scalatore per le sue imprese famoso in tutto il mondo, è stato conferito il premio “We Build” 2009, “Noi costruiamo”, riconoscimento istituito nel primo ventennio del  Novecento negli Stati Uniti dal Kiwanis International. Per i suoi meriti sportivi e di solidarietà, avendo promosso la costruzione di scuole e di un ospedale nel Nepal, nonché per il suo coraggio e la sua abnegazione in numerose azioni di soccorso in montagna, il “We Build” vuole  evidenziare quanto Silvio Gnaro Mondinelli ha fatto e realizzato, incominciando dagli  anni Settanta. Il riconoscimento è stato deliberato all’unanimità dal Consiglio Direttivo del Kiwanis Club di Vercelli, con questa  breve motivazione iscritta  sulla targa consegnata solennemente al “Salone Dugentesco” di Vercelli sabato 21 marzo: “8000: la sfida di un uomo che sogna un futuro migliore per i bambini”. La cerimonia, alla presenza delle autorità istituzionali, degli esponenti degli sports alpini, degli specialisti della protezione civile che prontamente, come Silvio Gnaro Mondinelli, intervengono in caso di incidenti, e di appassionati di alpinismo si è svolta sabato 21 marzo.
Silvio Gnaro Mondinelli, nato a Gardena Val Trompia, Brescia, nel 1958, abita ad Alagna Valsesia dal 1976 dove  opera in un nucleo specialistico di soccorso alpino della Guardia di Finanza ed è poi diventato guida alpina. Dal 1984 a questi ultimi anni ha effettuato una ventina di ascensioni al limite del possibile sulle montagne dell’Himalaya e del Sud America: superando un record nel 2001 con ben 5 imprese tutte al di sopra degli 8000 metri di altitudine e aprendo la serie con l’attacco alla  parete sud dell’Everest, di 8.848 metri. Nel preparare le ascensioni in Nepal egli  si rese conto del contesto geopolitica e sociale di quel paese, incuneato tra i giganti Cina e India. E con i fondi che lui e l’Associazione “Amici del Monterosa” riuscirono a raccogliere, attuò un programma di aiuto alle popolazioni Sherpa della valle del Kimbu, in particolare rivolto ai bambini, ponendo anche le basi per la realizzazione a Namche Bazar di una scuola, oggi frequentata da 80 bambini e adolescenti. Con la Onlus “Amici  del Monterosa” - fondata all’inizio degli anni Duemila in ricordo anche del fotografo Renato Andorno, valsesiano  che quando non era impegnato nei suoi servizi di livello internazionale risiedeva a Ghemme (Novara) - Silvio Gnaro Mondinelli ha  poi contribuito ad avviare la costruzione di un ospedale sulla strada Kathmandu – Pokhara. L’arteria stradale, assai trafficata, è ritenuta molto pericolosa, ed ha necessità di un “Trauma point”: un punto di soccorso e di pronto  intervento per i traumatizzati vittime di incidenti. Sottolineando le sue straordinarie qualità sportive, il Kiwanis Club intende mettere l’accento su quanto Silvio Gnaro Mondinelli ha fatto e sta facendo, in primo luogo per l’infanzia e per  l’adolescenza.