La scena del crimine

Il dottor Lorenzo Varetto, medico legale dell’Università di Torino (Dipartimento di anatomia, farmacologia e medicina legale) giovedì 25 giugno al Circolo Ricreativo di Vercelli, in via Galileo Ferraris, ha parlato della “Scena del crimine”. Lo specialista, che ha anche dato vita alla Società Piemontese di Medicina Legale e ad altre istituzioni  concernenti la medicina e le perizie forensi, è stato invitato a Vercelli dal Kiwanis Club cittadino di cui è presidente Germano Giordano, anch’egli specialista di medicina legale e di medicina dello sport.
Ma la conferenza del dottor Varetto ha avuto una impostazione diversa dall’usuale e parlerà di quando i medici, in stretta collaborazione con  l’Autorità Giudiziaria, si trasformano in “investigatori scientifici”, avendo come principale strumento la scienza che in questi ultimi anni ha fatto passi da giganti. L’esempio più comune riguarda il dna attraverso il quale si accertano le presunte responsabilità di chi avrebbe compiuto crimini. Nel processo di Vigevano, che vede sul banco degli accusati il giovane  Alberto Stasi sospettato dell’omicidio della fidanzata Chiara Poggi il medico legatale – investigatore scientifico riveste un ruolo primario ai fini dell’accertamento delle presunte prove. Il processo di Vigevano è presieduto da Stefano Vitelli, fino a poco fa pretore presso il Tribunale di Vercelli. Identiche funzioni il medico legale – investigatore scientifico sta svolgendo al Processo di Perugia, in seguito alla morte  di Meredith Kercher per cui sono sotto accusa Amanda Knox e Raffaele Sollecito, due suoi compagni di Università. Secondo quanto è  stato messo in evidenza dalle fasi dibattimentali le prove con riscontro scientifico potrebbero essere determinanti. E di questi e di altri aspetti, che riguardano anche i nuclei specialistici dei Carabinieri, della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia, parlerà il dottor Lorenzo Varetto.